Pola Cervia

Una corsa contro il tempo. Da una riva all’altra dell’Adriatico. Una sfida sulle onde del mare dal sapore leggendario. Era così la traversata Pola - Cervia, una popolarissima gara di sci nautico che si svolse dal 1968 al 1973. Gli atleti, trainati da potenti motoscafi, come i famosissimi Riva, partivano dalla cittadina croata per poi tagliare il traguardo nel porto canale di Cervia, accolti da centinaia di turisti. Un appuntamento che simbolicamente sanciva la vicinanza tra le due coste del mare Adriatico, mete di villeggianti da tutta Europa.

Lunga 140 kilometri, organizzata dall’Azienda di soggiorno, la competizione diventò presto uno degli appuntamenti più noti dell’estate cervese, dove anche lo sport aveva un ruolo fondamentale nel ventaglio di proposte per allietare le vacanze, nonché un ottimo sistema per pubblicizzare la Riviera anche oltre confine. Per quei tempi, infatti, era una manifestazione completamente nuova e richiamò scinauti da tutto il mondo che avevano un unico obiettivo: battere il record di percorrenza e diventare così famosi. Il primo a compiere la traversata fu il tedesco Rudy Neumann che il 24 maggio del 1968 impiegò 3 ore 43’ 8’’, ma negli anni non mancarono sportivi conosciutissimi, come il lariano Bruno Cassa o il triestino Antonio Marussi (detiene il record di tutti i tempi in un’ora 41’ 45’’), l’australiano Harry Luther e il cervese Antonio Sama. Partecipavano anche le donne e Anna Maria Ravegnani di Pinarella fu una delle più veloci. Tra i protagonisti dell’evento c’erano anche non professionisti, come il pugile Nino Benvenuti, l’industriale bolognese Ferruccio Lamborghini (mise in acqua un motoscafo con un motore da lui stesso costruito) e il detective privato Tom Ponzi. Comunque non era una competizione facile: serviva un fisico perfetto, con gambe e braccia d’acciaio, e soprattutto un navigatore che seguisse la rotta giusta alla perfezione, per evitare di allungare il tragitto e perdere così tempo prezioso.

Al di là della competizione, la Pola Cervia era colorato da altre iniziative, come la grande serata di premiazione che si teneva a Milano Marittima. Dopo il 1973 la Pola Cervia si corse ancora ma non con gli sci: sul windsurf, in barca vela e addirittura a nuoto.

Ricorda Sante Crepaldi: “Aspettavo gli atleti sul porto o su un motoscafo, a volte per molto tempo, ma non potevo perdermi la loro entrata nel porto di Cervia perché quella era la fotografia simbolo di tutta la competizione. Il momento più emozionante era quando veniva battuto il record. Dalla folla partivano applausi e grida”.